
Erogazione del bonus(www.economiafinanzaonline.it)
Per molte famiglie che si trovano in una situazione di difficoltà economica, la gestione delle spese rappresenta una vera e propria sfida.
Affitto, bollette, spese per l’alimentazione e le necessità dei figli si accumulano mese dopo mese, creando un carico finanziario che può risultare insostenibile. In questo contesto, è fondamentale essere a conoscenza delle misure di sostegno economico che lo Stato Italiano offre per alleviare queste difficoltà. Tra queste, l’Assegno di Inclusione (ADI) gioca un ruolo cruciale.
L’Assegno di Inclusione, introdotto dal 1° gennaio 2024, ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, adattandosi alle nuove esigenze sociali ed economiche del paese. Si tratta di un contributo economico mensile destinato ai nuclei familiari in povertà, con l’obiettivo non solo di fornire un aiuto immediato, ma anche di stimolare l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo. L’ADI è accreditato sulla Carta di Inclusione, una tessera elettronica che facilita l’accesso ai fondi.
Il beneficio può essere percepito per un massimo di 18 mesi consecutivi, con la possibilità di un rinnovo per ulteriori 12 mesi, a condizione che vi sia una pausa di un mese tra i due periodi di ricezione. Ciò significa che le famiglie possono contare su un supporto prolungato, fondamentale per pianificare un futuro più stabile.
Importi e contributi aggiuntivi
Per l’anno 2025, l’Assegno di Inclusione offre un’integrazione al reddito che può arrivare fino a 6.500 euro all’anno. Tuttavia, in particolari situazioni, come nel caso di nuclei familiari in cui tutti i membri abbiano almeno 67 anni o presentino disabilità gravi, l’importo può aumentare fino a 8.190 euro annui. Questa misura è pensata per garantire un sostegno maggiore a chi si trova in condizioni di vulnerabilità.
In aggiunta all’ADI, è previsto un contributo per l’affitto che può raggiungere i 3.640 euro all’anno per i nuclei ordinari e fino a 1.950 euro per le famiglie con membri anziani o disabili gravi. Per poter beneficiare di questi aiuti, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) massimo per l’accesso è stato innalzato a 10.140 euro, ampliando così la platea di potenziali beneficiari.

Per accedere all’Assegno di Inclusione, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali. Innanzitutto, è indispensabile presentare domanda all’INPS attraverso il portale online dedicato. È fondamentale avere un ISEE in corso di validità e rientrare nei limiti stabiliti. Un passo ulteriore è la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD), che rappresenta l’inizio di un percorso personalizzato di inclusione.
Per facilitare questo processo, è altamente consigliato rivolgersi a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o a un patronato. Queste strutture possono fornire assistenza nella compilazione della domanda e nella verifica dei requisiti, rendendo il processo più snello e meno stressante per le famiglie.
Calendario dei pagamenti ADI 2025
Una volta presentata la domanda, è importante tenere presente il calendario dei pagamenti dell’ADI. Per il 2025, i pagamenti seguono due diverse scadenze mensili a seconda della tipologia di beneficiario. I nuovi beneficiari, che completano il PAD, riceveranno il pagamento il 15 di ogni mese. Al contrario, i beneficiari già attivi riceveranno il contributo il 27 di ogni mese. Questo sistema di pagamenti permette alle famiglie di pianificare meglio le proprie spese, sulla base delle date di accredito.
È fondamentale che chi ha richiesto l’ADI o altri sussidi statali controlli regolarmente il proprio conto corrente o il saldo della Carta di Inclusione. Infatti, i fondi potrebbero essere già stati accreditati, soprattutto per coloro che hanno rispettato le scadenze e completato il processo di attivazione nei tempi previsti.
In un periodo in cui il costo della vita continua a crescere e molte famiglie faticano a far fronte alle spese quotidiane, l’Assegno di Inclusione rappresenta un’ancora di salvezza per molti. Non si tratta semplicemente di un aiuto economico, ma di una misura che mira a favorire l’inclusione sociale e a garantire una maggiore equità.