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Chi può beneficiare del bonus psicologico: dal 15 aprile cambia tutto

È fondamentale garantire che ogni cittadino possa accedere a un aiuto adeguato e tempestivo per quanto riguarda la salute mentale.

Il bonus psicologico rappresenta un’importante iniziativa per supportare coloro che hanno subito le conseguenze psicologiche della pandemia di Covid-19. A partire dal 15 aprile 2025, si prevede una significativa modifica di questa misura, con la riapertura delle graduatorie dei beneficiari grazie a una nuova circolare dell’INPS.

Tuttavia, non tutti i richiedenti potranno beneficiare di questa opportunità, poiché le problematiche legate alla burocrazia e alla scarsità di fondi continuano a ostacolare l’efficacia del programma.

Il funzionamento del bonus psicologico

Il bonus psicologico offre un rimborso di 50 euro per ogni seduta di psicoterapia a chi ha un ISEE inferiore a 50.000 euro. Nonostante ciò, nel 2024, solo 3.325 persone su circa 400.000 richieste hanno ottenuto il contributo, rappresentando una percentuale del 0,8%.

Questo dato evidenzia le difficoltà burocratiche e la mancanza di risorse finanziarie, costringendo molti richiedenti a sostenere di tasca propria le spese per le sedute psicologiche, generando frustrazione e incertezze.

Come funziona il bonus – economiaefinanzaonline.it

Il 15 aprile 2025, l’INPS utilizzerà i 5 milioni di euro stanziati nel 2023, ma rimasti inutilizzati per vizi procedurali, per scorrere le graduatorie dell’anno precedente. Si prevede che ulteriori 3.300 italiani possano essere accontentati, ma la domanda rimarrà ben al di sopra dell’offerta. La maggior parte degli aspiranti beneficiari dovrà continuare a sperare in un futuro aumento dei fondi dedicati a questa misura.

L’importanza del supporto psicologico

In un periodo in cui molti italiani affrontano problemi di salute mentale, amplificati dalla pandemia e dalle difficoltà economiche, è fondamentale che il governo e le istituzioni trovino soluzioni più efficaci per garantire un supporto adeguato. Ansia, depressione e stress sono solo alcune delle condizioni che colpiscono le persone in questo contesto. È cruciale che tutti i richiedenti siano consapevoli della necessità di monitorare costantemente la situazione e di avere pazienza nel seguire il percorso indicato dalla circolare n. 34 del 15 febbraio 2024.

Inoltre, è importante sottolineare che molte persone non hanno mai fatto domanda per il bonus psicologico a causa della mancanza di informazioni chiare e della complessità burocratica. La speranza è che ci sia un incremento dei fondi e un miglioramento delle procedure di richiesta, affinché anche i più vulnerabili possano ricevere il supporto necessario per affrontare le sfide quotidiane.

Le prospettive future per il bonus psicologico dipendono non solo dalla disponibilità di fondi, ma anche dalla volontà politica di affrontare seriamente il tema della salute mentale in Italia. Con una crescente consapevolezza dell’importanza del benessere psicologico, è fondamentale garantire che ogni cittadino possa accedere a un aiuto adeguato e tempestivo.

Ilaria Broglio

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