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Nicola Bulgari è nato a Roma nel 1941. Il fondatore del marchio di lusso è suo nonno, Sotirios Voulgaris, dal quale il brand prende il nome. La radice del cognome, infatti, significa “bulgaro” in greco. Pertanto, una volta giunto in Italia, il nome è stato tradotto. Nicola è il vice presidente dell’azienda di famiglia dal 1984.
Nel 2011, la famiglia Bulgari ha venduto la sua quota azionaria al conglomerato di beni di lusso LVMH, per 5,2 miliardi di dollari in contanti e in azioni. Al 25 marzo 2019, secondo Forbes il patrimonio di Nicola Bulgari è pari a 1,4 miliardi di dollari.
Sotirios Bulgari ha cominciato la sua carriera di gioielliere nel suo paese natale, Paramythia, dove ad oggi è ancora presente il suo primo negozio. L’uomo arriva a Roma nel 1881, dove tre anni dopo fonda la sua compagnia. Nel 1905 il fondatore apre il negozio in Via dei Condotti, insieme ai suoi due figli, Costantino e Giorgio.
Dopo la morte di quest’ultimo, avvenuta nel 1966, è suo figlio Gianni a guidare la compagnia. In veste di presidente e amministratore delegato della Bulgari, l’uomo avvia il processo di internazionalizzazione dell’azienda, aprendo negozi a New York, Ginevra, Monte Carlo e Parigi. Inoltre, verso la fine degli anni Settanta, Gianni espande l’azienda anche nel settore degli orologi.
Nel 1984, i nipoti di Sotirios, Paolo e Nicola, vengono nominati presidente e vicepresidente della compagnia. L’anno dopo, Gianni, loro fratello, rassegna le dimissioni dalle sue cariche. La carica di amministratore delegato viene data a Francesco Trapani, nipote dei fratelli Bulgari. Il suo obiettivo diventa quello di diversificare la compagnia: pertanto, all’inizio degli anni Novanta viene rilasciata la prima linea di profumi della maison. È grazie a lui che la Bulgari si è affermata come brand di lusso rinomato in tutto il mondo. Da maggio 2013, il CEO dell’azienda è Jean-Christophe Babin.
Il 6 marzo 2011 il gruppo francese LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton annuncia l’acquisizione della maison di lusso, in un accordo dal valore di 6,01 miliardi di dollari. Si tratta della cifra più alta che la LVMH abbia mai offerto per qualsiasi altra compagnia. In base all’accordo stretto fra le due parti, la famiglia Bulgari ha venduto la sua quota di controllo della società di 50,4% in cambio del 3% della LVMH, diventando di fatto la seconda più grande famiglia di azionisti dopo gli Arnault.
Nel 2016, l’azienda ha registrato un fatturato pari a più di 2 miliardi di euro.
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