Personaggi

Scopriamo chi è Daniel Ek, il fondatore di Spotify

Di recente, Forbes ha stilato una lista di nuovi miliardari, ed Ek vi è stato inserito insieme a Martin Lorentzon, con il quale ha fondato la famosa app di streaming musicale Spotify.

Daniel Ek è nato il 21 febbraio 1983 a Stoccolma, in Svezia. Ha studiato ingegneria al KTH Royal Insitute of Technology, ma ha abbandonato la carriera universitaria.

La sua entrata nel mondo degli affari è avvenuta quando aveva solo 13 anni. Ek aveva creato un’attività commerciale creando siti web per i clienti da casa sua. Inoltre, per espandere il business, aveva altresì reclutato alcuni studenti della sua classe, corrompendoli con dei videogiochi. Con questo lavoro, riuscì a guadagnare circa 50.000 dollari al mese.

Successivamente, è entrato a far parte della società di e-commerce Tradera, acquisita poi da Ebay nel 2006. In seguito ha fondato Advertigo, una società di pubblicità online venduta poi nel 2006 a TradeDoubler. Grazie ai proventi di questa vendita e del suo precedente lavoro, Ek era abbastanza ricco da decidere di ritirarsi.

L’idea di Spotify gli è venuta per la prima volta nel 2002, quando venne chiuso il sito Napster e un altro sito illegale, Kazaa, prese il sopravvento. Daniel fonda Spotify AB in Svezia nel 2006, insieme al suo socio Martin Lorentzon. A ottobre di due anni dopo viene invece lanciato il servizio di streaming musicale legale Spotify. Attualmente, Ek è l’amministratore delegato della società, dopo che Lorentzon si è dimesso il ruolo di presidente.

Al 15 marzo 2019, Forbes riporta che il patrimonio personale di Daniel Ek è pari a 2,3 miliardi di dollari.

Il servizio di streaming musicale Spotify

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/androide-mobile-smartphone-2618093/

Spotify offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti. La musica è visualizzabile per artista, album, etichetta, genere, playlist o ricerche dirette. Il servizio è disponibile in 79 Paesi.

Il programma è stato distribuito pubblicamente il 7 ottobre 2008. Spotify è finanziato attraverso gli abbonamenti, le pubblicità mostrate ai non abbonati e agli acquisti musicali in negozi partner. Ci sono due tipologie di utenza: una gratuita, con il quale si può ascoltare musica illimitata inframezzata da pubblicità, e una a pagamento, che permette di ascoltare i brani senza interruzioni pubblicitarie e anche offline.

Daniel Ek detiene quasi il 9% delle quote della società, ma ha il 37% del potere decisionale. Attualmente, il servizio ha una capitalizzazione di mercato pari a 26 miliardi di dollari e 87 milioni di abbonati paganti. Da febbraio 2018, Spotify è quotato alla New York Stock Exchange.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/androide-mobile-smartphone-2618093/

Nicoletta Chiara Romano

Share
Published by
Nicoletta Chiara Romano

Recent Posts

Top of Mind Awareness: cosa sapere sul più ambizioso degli obiettivi di marketing

Dalla costruzione di un’identità memorabile alle strategie di gifting, i brand che restano nella mente…

5 ore ago

Dall’abbonamento al freemium: i modelli di guadagno delle startup digitali

Quando una giovane azienda tecnologica apre le porte al mercato, la prima domanda degli investitori…

3 settimane ago

La cessione del quinto rassicura banche e clienti “fragili”

In un’Italia segnata da inflazione, rincari e prospettive economiche altalenanti, il 2025 conferma la cessione…

1 mese ago

Presto pagheremo il caffè una fortuna: cosa cambierà dopo i dazi di Trump

Cosa accadrà ai prodotti più amati dagli italiani con i dazi voluti dal Presidente USA…

2 mesi ago

Bollette della luce, quando pagheremo una rata in più: l’ennesima batosta

Estate rovente per le famiglie italiane: tra ferie saltate e bollette sempre più care, la…

2 mesi ago

Nuova sentenza shock: assemblea condominiale annullata per un errore da non credere

Un errore all'apparenza banale ma che ha provocato l'annullamento dell'assemblea condominiale: cosa dice la nuova…

2 mesi ago