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Caro energia: il governo sta preparando un decreto per le bollette e le novità

Il panorama economico italiano nel 2025 mostra segnali di difficoltà, con il settore industriale che continua a registrare un calo significativo e gli investimenti che non riescono a decollare. La situazione è aggravata da un clima di incertezza sui consumi, come evidenziato dall’analisi di Confindustria. In questo contesto, il governo sta cercando di intervenire sulle bollette per affrontare il problema del caro-energia, con misure che potrebbero essere introdotte a breve.

Attività del governo per affrontare il caro-bollette

Il governo italiano, guidato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sta accelerando i lavori sul decreto relativo alle bollette, annunciato la scorsa settimana. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) sta collaborando con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per definire un provvedimento che potrebbe essere presentato già al prossimo Consiglio dei Ministri, previsto per martedì 25 febbraio 2025 alle 9. I tecnici dei due ministeri si riuniranno lunedì per affrontare le questioni relative alle risorse necessarie, che si stima possano aggirarsi intorno ai 3 miliardi di euro. La parte più complessa da gestire riguarda i fondi destinati al bonus sociale.

Dettagli sul provvedimento in fase di elaborazione

Secondo le informazioni provenienti dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il documento in fase di stesura prevede di recuperare 600 milioni di euro dalle aste Ets per supportare le imprese energivore e le piccole e medie imprese. Tra le misure in discussione vi è anche l’idea di eliminare il differenziale tra il costo del gas sul mercato europeo, rappresentato dall’indice Ttf della Borsa di Amsterdam, e quello del mercato all’ingrosso italiano, indicato dall’indice Psv. Questa strategia potrebbe portare a una riduzione immediata delle bollette, influenzando anche i costi dell’elettricità, che sono parzialmente legati ai prezzi del metano.

Critiche da parte di Codacons

Le misure che il governo sta considerando non sembrano soddisfare i consumatori, come evidenziato dal Codacons, che chiede un impegno maggiore per supportare famiglie e imprese. L’associazione suggerisce l’adozione di misure strutturali per contrastare le speculazioni sui mercati internazionali, che ogni anno portano a rapidi aumenti delle bollette. Il Codacons sottolinea anche la necessità di una revisione della tassazione sulle tariffe di luce e gas, in particolare sugli oneri di sistema. Secondo l’associazione, le misure proposte, che potrebbero avere una durata di soli sei mesi, non sono sufficienti a risolvere il problema del caro-energia.

Analisi della situazione economica da parte di Confindustria

Il Centro Studi di Confindustria ha pubblicato una congiuntura flash per febbraio 2025, evidenziando un inizio d’anno difficile per l’industria italiana. La produzione continua a calare, con il settore automotive che sta vivendo un periodo critico. Gli investimenti non sembrano ancora trarre vantaggio dalla politica monetaria più espansiva, e i servizi non stanno contribuendo in modo significativo alla crescita. Il prodotto interno lordo (Pil) è rimasto stagnante nel secondo semestre del 2024, con previsioni di una lieve crescita. Nonostante il taglio dei tassi di interesse possa supportare l’economia, l’inflazione sta riprendendo vigore, influenzata dal caro-energia, e questo sta avendo un impatto negativo sui consumi.

Volatilità dei mercati e aumento dei prezzi

Il prezzo del gas in Europa continua a salire, contribuendo all’aumento dell’inflazione sia nell’Eurozona che in Italia. Sebbene ci siano segnali positivi nei mercati azionari, il Centro Studi di Confindustria avverte che la volatilità associata a questi mercati può generare incertezze, specialmente in relazione agli annunci di potenziali dazi statunitensi. Nonostante un trend azionario positivo, questo non sempre si traduce in un’accelerazione del Pil.

Impatto sui consumatori e sulle piccole e medie imprese

Le associazioni dei consumatori stimano che le famiglie potrebbero affrontare un incremento di circa 500 euro annui a causa dell’aumento delle bollette. Per le piccole e medie imprese, il rischio è di un aggravio complessivo sulle bollette di circa 2,6 miliardi di euro, secondo quanto riportato da Confesercenti.

Benefici per le famiglie dalla legge di bilancio

Le famiglie italiane sono considerate i principali beneficiari della Manovra, con un’analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio che indica un trasferimento di 53 miliardi di euro nel periodo 2025-2027, principalmente a favore dei lavoratori dipendenti. Tuttavia, l’impatto per le imprese e gli autonomi risulta limitato.

Entrate e disavanzo nella legge di bilancio

La Legge di Bilancio prevede una riduzione delle imposte sul lavoro, mentre quelle sul capitale aumenteranno temporaneamente. Tuttavia, la Manovra comporta un incremento del disavanzo nel periodo 2025-2027, ritardando il rientro del deficit sotto il 3% del Pil fino al 2026.

Serena Libra

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