Fabrizio Piscopo
I listini sono infatti molto tirati e entrare adesso a mercato si fa estremamente rischioso.
Dall’inizio dell’anno il nostro Ftse è passato da 18.330 a 22.694.
Una crescita ampiamente superiore al 15% . I listini hanno beneficiato dell’ultimo mini bazooka di Draghi e del tono moderato della Fed che ha tagliato i tassi due giorni fa dello 0.25, come previsto dal 90% degli analisti del mercato.
Si intravede una forte crescita della volatilità su Gennaio – Febbraio.
In particolare la borsa americana sarà aiutata dalle buone performance di Apple che traina i tecnologici e di altre aziende del settore tecnologico che sembra aver ripeso a tirare.
I negoziati USA Cina sono in fase di leggero miglioramento, ma la situazione permane piuttosto incerta.
La struttura grafica degli indici inizia a mostrare un po’ di segni di stanchezza e il MACD si avvicina alla sua media mobile su tutti listini europei.
Significativa anche la posizione dell’oro che ha riagguantato i 1.500 punti, nonostante i listini siano cresciuti dell’8% nel periodo più recente.
Sembra insomma che gli investitori stiano osservando con attenzione e prudenza l’evolversi della situazione. Il Vix è a 13 punti e non desta preoccupazioni. Sul Dax siamo di nuovo a livello 203, che aveva segnato i precedenti massimi.
Insomma cautela è la parola d’ordine.
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