In questa situazione i titoli sono poco mossi e gli indici , che dovrebbero , in breve tempo, scendere verso i supporti precedentemente indicati, oscillano di poco. Unico elemento degno di nota, il leggero movimento al rialzo dell’oro che supera i 1.300 dollari e l’aumento del 5% del Vix, due ipotetici segnali di alert per il futuro breve storno in vista.
Ridiamo i limiti massimi di breve degli indici che sono per il Dax 12.200, per il Ftse 22.100, per lo Stoxx 3.450 e per l’ S&P 2.940. Sui singoli titoli oggi c’è poco da dire perché i movimenti sono davvero risibili.
Resta una nota relativa al rapporto deficit-pil ormai consolidato a 2,4% , come da noi previsto e l’altra relativa alla crescita del Pil a 0,1% ben lontana dalle previsioni date dal governo (1%) . Anche questo dato venne da noi previsto con un certo ottimismo (0,2%) . Scende il Dax dello 0,48% e lo Stoxx dello 0,36%. Spread fisso a 246.5 . Il doppio del pre elezioni, comunque, con un costo di interessi stimato intorno ai 7 miliardi di euro.
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