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Borsa europea in difficoltà a causa dell’economia statunitense, future negativi a New York

Le Borse europee continuano a mostrare segni di debolezza nella seduta del 5 marzo 2025, in un contesto di crescente preoccupazione tra gli investitori riguardo a una possibile frenata dell’economia americana. Questo clima di incertezza è alimentato dalle politiche commerciali del presidente Donald Trump, che ha recentemente implementato tagli alla spesa pubblica e alla forza lavoro. La piazza di Francoforte registra una diminuzione dello 0,8%, mentre Milano, Londra e Parigi scendono dello 0,4%. Allo stesso tempo, si prevede un avvio pesante per Wall Street, con i futures su Nasdaq e S&P 500 in calo di oltre un punto percentuale.

Riconoscimenti e preoccupazioni economiche

Nel corso di un’intervista rilasciata a Fox News, Trump ha riconosciuto che l’economia degli Stati Uniti sta attraversando “un periodo di transizione” a causa delle sue politiche, non escludendo la possibilità di una recessione. Paul Donovan, capo economista di UBS, ha sottolineato che “i mercati stanno diventando sempre più preoccupati per le prospettive di crescita nel 2025”.

Tagli dei tassi e rendimenti dei titoli di Stato

In questo scenario, aumentano le scommesse su un possibile taglio dei tassi da parte delle banche centrali, il che si riflette in un calo dei rendimenti dei titoli di Stato, in particolare negli Stati Uniti. Il Btp italiano perde 3 punti base, attestandosi al 3,927%, mentre lo spread con il Bund rimane stabile a 112 punti base. Le preoccupazioni per una potenziale frenata economica influenzano anche il dollaro, che raggiunge i minimi da novembre nei confronti dell’euro, scambiandosi a 1,086. Il mercato petrolifero mostra poca variazione, con il Wti che si attesta attorno ai 75 dollari al barile, mentre il gas torna a guadagnare terreno, superando i 40 euro al megawattora (+2% a 40,81 euro).

Andamento dei titoli a Piazza Affari

A Piazza Affari, i titoli di Iveco, Mps, Azimut, Buzzi e Fineco subiscono perdite significative, scendendo rispettivamente del 2,6%, 2,6%, 2,5%, 2,3% e 2,2%. Tuttavia, il listino è sorretto dalle utility, con Hera in crescita del 2,9%, Enel del 2,2% e Terna del 2,1%. Leonardo avanza del 1,3%, in attesa di un aggiornamento del piano previsto per domani. L’azione di Ferragamo segna un notevole incremento del 7,6%, mentre la Juventus registra una flessione del 6%.

Serena Libra

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