
Quando va effettuata la restituzione dell’esonero?(www.economiafinanzaonline.it)
Il decreto Coesione, noto come decreto legge 60 del 2024, ha introdotto misure significative per promuovere l’occupazione in Italia.
Questi incentivi sono progettati per sostenere l’occupazione stabile di giovani e donne svantaggiate, con un focus particolare sulle opportunità offerte dalla Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno. La Fondazione studi dei Consulenti del lavoro ha fornito chiarimenti attraverso una circolare (n. 2 del 2025) che raccoglie le domande frequenti (FAQ) emerse durante i lavori del tavolo tecnico fra il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro e l’INPS. Qui di seguito vengono analizzate dieci domande chiave relative a questi bonus, con un’attenzione particolare ai requisiti, alle modalità di accesso e alla portabilità degli incentivi.
Nel caso di utilizzo dell’esonero per giovani under 30 e per l’assunzione di donne svantaggiate, la restituzione del bonus, fissata al 50%, deve avvenire a partire dal primo mese utile per la compensazione. Questo avviene in concomitanza con il conguaglio dell’ammontare dell’esonero al 100%. È fondamentale che le aziende programmino con attenzione questa restituzione per evitare problematiche di liquidità.
È possibile accedere al bonus giovani anche se il lavoratore ha avuto un precedente apprendistato?
Sì, è possibile accedere all’esonero anche se il lavoratore assunto o trasformato ha avuto un rapporto di apprendistato professionalizzante terminato anticipatamente per dimissioni. In queste circostanze, l’agevolazione è applicabile, poiché la cessazione prematura non inficia i requisiti per l’accesso al bonus.
Contrariamente ad altre misure di incentivazione, che escludono le aziende del settore bancario e assicurativo, il bonus giovani non presenta tali limitazioni. Le agenzie di assicurazione possono quindi beneficiare di questo incentivo, rappresentando un’importante opportunità per un settore spesso in difficoltà nel reclutamento di personale qualificato.

L’importo autorizzato dall’INPS per il bonus deve essere ripartito su tutto il periodo di durata dell’agevolazione, che può essere di 12 o 24 mesi. Le aziende possono fruire di un massimo di 500 euro al mese per ciascun lavoratore, rispettando i limiti previsti dalla contribuzione datoriale mensile esonerabile. Questo approccio garantisce una distribuzione equa e sostenibile del sostegno economico.
Il decreto Coesione e i bonus introdotti rappresentano un passo significativo verso la costruzione di un mercato del lavoro più inclusivo e sostenibile. È essenziale che aziende e lavoratori siano ben informati su questi incentivi, per sfruttare al meglio le opportunità offerte e contribuire a un’economia più solida e dinamica. Ecco tutti i requisiti che servono per accedere al bonus donne e giovani con le diverse agevolazioni.