
Come funziona il bonus dentista 2025 e a chi spetta -Economiafinanzaonline.it
Le cure odontoiatriche rappresentano spesso un onere economico importante per molte famiglie italiane che non riescono a pagare.
Per questo motivo, nel 2025 si conferma l’opportunità di accedere al cosiddetto bonus dentista, un insieme di sostegni del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) che permette di usufruire di visite, trattamenti ortodontici e cure dentistiche a costi calmierati o addirittura gratuiti, sulla base di specifici requisiti di reddito e di condizioni di vulnerabilità.
Il bonus dentista 2025 non è un contributo economico diretto con importi prefissati, né un’erogazione INPS, ma una rete di agevolazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale e da iniziative regionali e associative. Per accedervi, è necessario che il medico curante, il pediatra o uno specialista prescriva la visita o il trattamento odontoiatrico tramite la ricetta del SSN. Solo così si potrà richiedere la prestazione a un dentista sociale, un professionista che offre cure a prezzi ridotti o gratuitamente a chi si trova in condizioni di disagio economico.
Secondo l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), in Italia operano circa 4.000 dentisti sociali, un numero che però non sempre consente una facile individuazione del professionista disponibile. Per questo motivo, è consigliabile consultare i portali delle ASL locali, che spesso offrono elenchi aggiornati di dentisti sociali e informazioni sulle modalità di accesso alle cure odontoiatriche a tariffe agevolate, in base al reddito certificato tramite il modello ISEE.
Requisiti e categorie beneficiarie del bonus dentista 2025
Possono beneficiare del bonus principalmente due categorie:
– Minori da 0 a 14 anni, per i quali il SSN garantisce visite odontoiatriche, rimozione del tartaro, chirurgia paradontale e ricostruttiva, trattamenti ortodontici in casi specifici, estrazioni e altre cure necessarie;
– Persone in condizioni di vulnerabilità sanitaria o sociale, ovvero coloro che soffrono di patologie come labiopalatoschisi, malformazioni congenite, o che si trovano in condizioni economiche di forte disagio sociale ed esclusione.
L’accesso alle cure gratuite o a prezzi calmierati è subordinato a precisi limiti di reddito: per esempio, le famiglie con bambini sotto i 6 anni devono presentare un ISEE inferiore a 36.151,98 euro. Per i minori tra i 6 e i 14 anni, è previsto il pagamento di un ticket variabile a seconda della regione di residenza. In Lombardia, ad esempio, il codice di esenzione E11 consente ai minori di accedere alle cure odontoiatriche senza limiti di reddito.
L’esenzione dal pagamento del ticket è registrata automaticamente presso l’Anagrafe Regionale degli Assistiti e consultabile nel Fascicolo Sanitario Elettronico, accessibile tramite SPID o altre identità digitali riconosciute.

La prima visita presso un dentista sociale richiede la presentazione di una serie di documenti, tra cui:
– la prescrizione medica SSN;
– la lettera di presentazione che attesti lo stato di disagio economico o sociale, rilasciata da un assistente sociale o altra figura qualificata;
– la certificazione ISEE aggiornata, ottenuta tramite un Centro di Assistenza Fiscale (CAF);
– una fototessera;
– eventuale documentazione sanitaria aggiuntiva, come analisi del sangue, se richieste dal professionista.
Per i minori, è inoltre necessario il certificato del medico pediatra. Una volta accertata la documentazione, il dentista sociale può erogare le prestazioni gratuite o a tariffa ridotta previste dal bonus.
La situazione nelle regioni: esempi concreti
In diverse regioni italiane, il bonus dentista si declina attraverso strutture e iniziative specifiche. Nel Lazio, ad esempio, i servizi sono offerti da ASL come Roma 3 e Roma 5 e da ambulatori sociali quali “Save Your Smile”, che garantiscono prestazioni a costi molto contenuti o nulli per soggetti in difficoltà economica.
In Piemonte, gli ambulatori sociali di Torino, Pinerolo, Biella, Ivrea e Alessandria hanno effettuato nel 2024 circa 8.000 visite odontoiatriche gratuite o agevolate, con interventi anche complessi come protesi mobili e impianti dentali. In Lombardia, oltre all’azione del SSN, associazioni come Caritas forniscono elenchi di centri odontoiatrici convenzionati per minori e persone vulnerabili.