
Bonus fiscale fino a 1.955 euro: chi ne ha diritto e come funziona(www.economiafinanzaonline.it)
In un contesto segnato dall’aumento dei costi energetici, il Governo ha varato un nuovo intervento straordinario per sostenere le famiglie.
A partire da luglio 2025 sarà infatti operativo il bonus bollette 200 euro, una misura pensata per alleggerire l’onere delle spese per luce, gas e acqua, destinata ai nuclei familiari con redditi medio-bassi.
Il bonus bollette 200 euro si inserisce nel quadro delle politiche sociali già esistenti, ampliando temporaneamente le agevolazioni destinate a contrastare il caro energia. La misura è riservata alle famiglie con un indicatore ISEE compreso tra 9.530 e 25.000 euro, e prevede due modalità distinte di erogazione:
- Accredito automatico per chi è già beneficiario del bonus sociale ordinario per energia elettrica, gas o acqua, senza necessità di ulteriori domande o adempimenti.
- Accesso subordinato a verifica della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per chi, pur rientrando nei requisiti ISEE aggiornati, non usufruisce attualmente di nessun bonus sociale. In questo caso, l’erogazione del contributo potrà avvenire entro un massimo di tre mesi dal completamento dei controlli sulla documentazione reddituale.
L’attivazione del bonus è prevista per luglio 2025, con le prime erogazioni effettuate immediatamente per i beneficiari già accertati. Gli altri utenti riceveranno il contributo in modo scaglionato, seguendo i tempi tecnici necessari per il riconoscimento del diritto.
Fondi stanziati e criticità legate all’ISEE
Per finanziare l’intervento, il Governo ha stanziato 1,65 miliardi di euro. Tuttavia, l’ampliamento della fascia ISEE ha fatto prevedere una platea di beneficiari superiore alle stime iniziali, con possibili implicazioni sulla distribuzione effettiva delle risorse. Tale squilibrio potrebbe tradursi in un accesso più selettivo o in una revisione degli importi per i nuovi richiedenti, qualora i fondi si rivelassero insufficienti.
È importante sottolineare che l’accesso al bonus è strettamente vincolato alla presentazione di un ISEE aggiornato. La procedura, pur volendo essere automatica e semplificata, richiede che i dati reddituali siano correttamente acquisiti e verificati, elemento cruciale per evitare disparità nell’erogazione e garantire un trattamento equo.

Il bonus sociale è una misura strutturata che consente di ridurre la spesa per le forniture di energia elettrica, gas naturale e acqua, destinata a nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico. Ad esempio, il bonus sociale elettrico viene concesso automaticamente a chi presenta un ISEE fino a 9.530 euro con massimo tre figli a carico, o fino a 20.000 euro per famiglie numerose con almeno quattro figli.
Il contributo si applica per 12 mesi su una singola fornitura per ciascun servizio e viene distribuito in rate mensili, riflettendosi in sconti proporzionati nella bolletta bimestrale. Nel 2025, gli importi del bonus sociale energia elettrica variano da circa 168 euro per nuclei piccoli fino a quasi 241 euro per famiglie con più di quattro componenti. Per il gas, invece, lo sconto è variabile e stagionale, più elevato durante i mesi invernali per rispondere al maggior consumo.
Il nuovo bonus bollette 200 euro si aggiunge a queste agevolazioni, agendo come un supporto emergenziale e temporaneo per far fronte all’inflazione energetica che continua a gravare sui bilanci familiari.
Le sfide della misura e le prospettive future
Nonostante l’intervento rappresenti un sollievo concreto, va evidenziato che si tratta di un contributo una tantum, non strutturale, il cui impatto rischia di esaurirsi rapidamente se i prezzi dell’energia dovessero mantenersi elevati nei mesi successivi. Inoltre, la dipendenza dal sistema ISEE e dalla corretta presentazione della DSU rappresenta una potenziale criticità, soprattutto per le famiglie che si trovano per la prima volta a dover accedere a questa forma di sostegno.
La gestione delle risorse e la rapidità nell’erogazione saranno elementi chiave per garantire equità e tempestività, evitando che alcune categorie di utenti si trovino in difficoltà in attesa del riconoscimento del bonus.