La Germania ha intrapreso un cambiamento significativo nella sua politica economica, abbandonando l’austerità per affrontare nuove sfide di investimento. Il 15 gennaio 2025, il Bundestag ha approvato una riforma costituzionale che elimina il Schuldenbremse, il freno al debito che limitava il deficit annuale al 0,35%. Questa decisione, fortemente voluta dal leader conservatore Friedrich Merz, rappresenta un passo cruciale per aumentare gli investimenti pubblici, in particolare nel settore della difesa.
L’approvazione della riforma è avvenuta in un contesto eccezionale, con il Parlamento uscente convocato per garantire la maggioranza necessaria di due terzi. Questo evento ha offerto a Merz un’importante opportunità per pianificare investimenti che potrebbero ammontare a centinaia di miliardi di euro. In collaborazione con i socialdemocratici (Spd), attualmente in trattativa per una coalizione centrista, i conservatori della CDU mirano a creare un fondo di 500 miliardi di euro per rinnovare le infrastrutture del Paese.
La riforma non solo segna un cambiamento nella strategia economica tedesca, ma offre anche una spinta significativa all’economia, con previsioni di crescita che superano il 2% annuo nei prossimi dieci anni, secondo l’istituto economico tedesco Diw. Questo aumento è previsto grazie a un programma di spesa che include investimenti in difesa e infrastrutture, con una crescita stimata del 2,1% nel 2026, rispetto all’1,1% inizialmente previsto.
Il settore delle costruzioni e quello degli armamenti sono destinati a beneficiare maggiormente di questi nuovi investimenti. Le infrastrutture tedesche, ormai obsolete, necessitano di un intervento urgente, mentre la spesa per la difesa risponde alla crescente richiesta di riarmo in tutta Europa. La Francia, in particolare, si sta preparando a trarre vantaggio da questi investimenti. Il presidente francese Emmanuel Macron si trova a Berlino per discutere con il cancelliere uscente Olaf Scholz e il futuro cancelliere Merz, cercando di persuaderli ad acquistare armamenti europei piuttosto che statunitensi.
Macron intende promuovere l’acquisto di sistemi di difesa aerea francesi Samp/T e caccia Rafale, piuttosto che i Patriot americani e gli F-35. Questa strategia non solo rafforza la cooperazione tra i due Paesi, ma potrebbe anche avere un impatto positivo sull’industria della difesa europea.
Con l’aumento degli investimenti, il debito pubblico della Germania è destinato a crescere, ma rimarrà comunque al di sotto della media della zona euro, attualmente fissata all’88,7%. Nel 2024, il rapporto debito/PIL della Germania era pari al 64%, e secondo Joerg Kraemer, capo economista della Commerzbank, questo valore potrebbe aumentare di circa dieci punti percentuali nei prossimi anni. Le proiezioni indicano che, in dieci anni, il rapporto potrebbe raggiungere il 90%, sebbene ciò dipenda dall’andamento dell’inflazione.
Nonostante l’aumento del debito, Berlino potrebbe mantenere il suo prestigioso rating di tripla A, il massimo riconoscimento che un’agenzia di rating può conferire a uno Stato. Questo status indica che la stabilità finanziaria della Germania continuerà a essere considerata solida dai mercati. La capacità di Berlino di gestire il proprio debito e di investire in modo strategico potrebbe rivelarsi cruciale per affrontare le sfide economiche future e per sostenere la crescita del Paese.
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