
Il bonus assunzioni under 35(www.economiafinanzaonline.it)
Dal 1° luglio 2025 entreranno in vigore nuove regole per l’accesso al bonus assunzioni under 35. Caratteristiche e novità.
L’INPS ha pubblicato un messaggio ufficiale il 18 giugno scorso per chiarire che l’esonero contributivo sarà riconosciuto solo a fronte di un incremento netto dell’occupazione in azienda, modificando le condizioni di fruizione fino a oggi vigenti.
L’agevolazione, disciplinata dall’articolo 22 del Decreto Coesione (DL 60/2024), si inserisce nel più ampio quadro del programma nazionale “Giovani, donne e lavoro 2021-2027”, finanziato con risorse nazionali e cofinanziato dall’Unione Europea. Il bonus prevede un esonero totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, esclusi i premi e i contributi INAIL, con un limite massimo mensile di 500 euro per le assunzioni nelle regioni del Centro-Nord e fino a 650 euro per quelle nelle regioni del Sud e delle isole (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna). In ogni caso, l’agevolazione non può superare il 50% del costo salariale.
La durata massima dell’incentivo è di 24 mesi e si applica alle assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato effettuate dal 1° settembre 2024 fino al 31 dicembre 2025. Il giovane assunto deve avere meno di 35 anni e non aver mai avuto precedentemente un contratto a tempo indeterminato.
Dal 1° luglio 2025, tuttavia, è necessario che l’assunzione o la trasformazione contrattuale comporti un incremento netto dell’organico rispetto alla media dei lavoratori occupati nei 12 mesi precedenti. Si tratta di una novità introdotta su richiesta della Commissione Europea per garantire l’effettivo aumento dell’occupazione giovanile e contrastare fenomeni di sostituzione.
L’INPS ha aggiornato il modulo per la domanda di accesso al bonus, inserendo una dichiarazione obbligatoria in cui il datore di lavoro si impegna a rispettare la condizione di incremento netto e a mantenerla nel tempo. Tale requisito sarà oggetto di controlli da parte dell’istituto.
Come presentare la domanda e requisiti di accesso
La richiesta di incentivo deve essere inoltrata esclusivamente tramite il Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) dell’INPS, con modulo disponibile dal 16 maggio 2025. La domanda richiede informazioni dettagliate riguardanti:
- dati identificativi dell’impresa;
- dati del lavoratore assunto o da assumere;
- tipologia di contratto, orario e sede di lavoro;
- retribuzione media e aliquota contributiva datoriale.
Per beneficiare del bonus maggiorato da 650 euro mensili nelle regioni del Sud, la domanda deve essere presentata prima dell’assunzione, pena la perdita del diritto. Per l’agevolazione da 500 euro, invece, è possibile fare richiesta anche successivamente all’assunzione, che comunque deve avvenire entro 10 giorni dall’accoglimento della domanda, termine tassativo e non prorogabile.
Sono esclusi dall’incentivo i datori di lavoro in stato di difficoltà, quelli che non hanno restituito aiuti di Stato illegittimi e i rapporti di lavoro domestico o di apprendistato. Inoltre, nei sei mesi precedenti l’assunzione, l’azienda non deve aver effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o collettivi nella stessa unità produttiva.
L’esonero contributivo viene revocato con recupero degli importi nel caso in cui l’azienda licenzi, entro sei mesi dall’assunzione incentivata, il giovane assunto o un altro lavoratore con pari qualifica nella stessa sede per giustificato motivo oggettivo. Sono previste anche sanzioni in caso di dichiarazioni mendaci o uso improprio del beneficio.

Il bonus giovani non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote contributive, ma è compatibile senza alcuna riduzione con la maxi deduzione fiscale per nuove assunzioni introdotta dalla riforma IRPEF e prorogata fino al 2027.
Importante sottolineare che, secondo i dati raccolti dall’INPS, in soli 15 giorni tra il 16 e il 30 maggio 2025 sono state presentate oltre 60.000 domande per gli incentivi all’assunzione stabile di under 35 e donne disoccupate da lungo tempo. Di queste, oltre 55.000 riguardano il bonus giovani, impegnando circa 579 milioni di euro su un budget complessivo di 1,4 miliardi di euro disponibili per il programma “Giovani, donne e lavoro”. Le richieste per il bonus donne sono state quasi 5.000, con un impegno finanziario di poco più di 54 milioni.
Questa forte adesione conferma l’interesse delle imprese verso gli incentivi per l’inserimento stabile di giovani nel mercato del lavoro, ma impone anche un monitoraggio attento da parte dell’INPS per garantire la corretta applicazione delle nuove disposizioni e la sostenibilità finanziaria del programma.
L’attenzione posta dall’istituto previdenziale sugli aspetti procedurali e sui controlli evidenzia la volontà di evitare abusi e di promuovere un’effettiva crescita occupazionale, coerente con gli obiettivi europei di coesione sociale e inclusione lavorativa.
L’implementazione del bonus giovani rappresenta dunque un tassello fondamentale nella strategia italiana per favorire l’occupazione giovanile stabile, soprattutto in un contesto economico che richiede misure efficaci per contrastare la disoccupazione giovanile e valorizzare il capitale umano.