
Detrazioni e contributi per le spese di istruzione e trasporto(www.economiafinanzaonline.it)
In vista del nuovo anno scolastico e universitario, è importante conoscere quali bonus per studenti 2025 sono disponibili.
Il quadro degli incentivi conferma molte delle misure attivate negli anni precedenti, con alcune novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, pensate per alleggerire le spese legate all’istruzione, al tempo libero e ai trasporti. Vediamo nel dettaglio le principali opportunità economiche a disposizione di studenti e famiglie.
Uno degli strumenti più rilevanti per le famiglie è costituito dalle detrazioni fiscali per le spese di istruzione. Per l’anno 2025, la detrazione Irpef è confermata al 19% su un importo massimo di 1.000 euro per figlio, con un risparmio fiscale potenziale fino a 190 euro annui. Questo tetto massimo riguarda le spese sostenute nel 2025, mentre per le spese del 2024, da dichiarare quest’anno, rimane valido un limite di 800 euro. Le spese deducibili includono iscrizioni, frequenza scolastica, mensa, trasporto scolastico e uscite didattiche, nonché corsi extracurriculari come lingue straniere o attività teatrali.
Un’ulteriore agevolazione riguarda le detrazioni per le spese di trasporto pubblico, particolarmente utili agli studenti delle scuole secondarie che si spostano per raggiungere gli istituti. La detrazione è pari al 19% su un importo massimo annuo di 250 euro per abbonamenti al trasporto pubblico, estendibile anche a chi utilizza i mezzi per motivi non scolastici.
Novità 2025: bonus per famiglie e giovani
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un nuovo bonus fino a 500 euro destinato alle famiglie con figli tra i 6 e i 14 anni, per sostenere le spese relative ad attività sportive e ludiche extrascolastiche. Questo contributo è vincolato a un Isee familiare non superiore a 15.000 euro e rappresenta un supporto concreto per incentivare il benessere e la socializzazione dei minori anche fuori dall’orario scolastico.
Per i neo diciottenni, invece, è stata confermata la Carta cultura giovani, che sostituisce il precedente Bonus cultura. La misura prevede un contributo di 500 euro per chi ha compiuto 18 anni nel 2024 (nati nel 2006) e rientra in nuclei familiari con Isee fino a 35.000 euro. La carta può essere utilizzata per l’acquisto di libri, musica, corsi e partecipazione a eventi culturali, con la possibilità di richiedere il bonus da gennaio 2025 e spendere i voucher entro fine anno.
Collegato a questo, per gli studenti più meritevoli, esiste il bonus merito 2025, anch’esso di 500 euro, destinato a chi si diploma con il massimo dei voti (100/100) indipendentemente dall’Isee familiare. La cosiddetta Carta del merito si riferisce ai risultati dell’anno scolastico 2024/2025, e chi si è diplomato nel 2024 con 100 potrà accedervi nel corso del 2025.

Tra le misure di sostegno più note figura l’Assegno unico per figli a carico, che continua a essere erogato anche dopo i 18 anni fino ai 21, purché il giovane frequenti un corso di studi. Nel 2024, l’importo massimo mensile è stato di 201 euro per minorenni e 99 euro per maggiorenni con Isee fino a 17.227,33 euro. Per fasce di reddito più elevate, l’assegno si riduce ma resta comunque disponibile fino a un Isee di 45.939,56 euro.
Le borse di studio rappresentano un altro importante sostegno per gli studenti meritevoli o in difficoltà economica. L’Inps e diversi enti locali, come Regioni e Comuni, pubblicano annualmente bandi specifici per studenti delle scuole medie, superiori e università, con contributi che possono arrivare a coprire anche le tasse universitarie. Questi incentivi sono spesso riservati ai figli di dipendenti o pensionati della Pubblica Amministrazione o di casse professionali.
Per i minori con disabilità è prevista l’indennità di frequenza, un contributo mensile volto a favorire l’inclusione sociale e scolastica. Nel 2024, l’importo è stato di 333,33 euro mensili, con un limite di reddito personale annuo fissato a 5.725,25 euro. Inoltre, l’Assegno unico prevede maggiorazioni specifiche per disabilità non autosufficienza, gravi e di media gravità, con importi aggiuntivi indipendenti dall’Isee.