
Cosa devi conoscere sull'affitto - www.economiafinanzaonline.it
È una delle tegole che maggiormente affligge coloro che vivono in una casa non propria. Parliamo dell’affitto e di quanto questi possa pesare sul bilancio familiare.
Il contratto d’affitto, poi, non è sempre qualcosa che tutti i padroni di casa vogliono effettuare. Ma quando lo fanno, alla loro scadenza c’è qualcosa che l’affittuario può fare e reclamare per vederselo prolungare. Lo sapevi? Ma anche, dall’altro lato, la necessità di conservare alcuni documenti necessari.
Vediamo insieme di cosa si tratta e perchè proprio alcuni specifici documenti vanno sempre conservati, anche se non ce lo aspettavamo.
Affitto: cosa devi sempre conservare?
Quando parliamo di affitto, ci immedesimiamo in tantissimi italiani e non solo che vivono in una casa che non è la loro. L’affitto da pagare ogni mese, le utenze, i canoni di condominio e, non in ultimo, il famoso contratto di affitto. Quando questi scade o sta per scadere, si presenta come una vera mazzata per l’affittuario, perché in caso di non rinnovo, è costretto a trovarsi o a cercarsi un’altra abitazione.
Al di là di quello che è il contratto di affitto, che pure è uno dei documenti più importanti quando si stabilisce un rapporto con il proprietario, importanti allo stesso tempo sono anche le ricevute di pagamento mensile dell’onere che l’affittuario deve, come lo sono anche quelle delle spese varie del condominio dove la casa si trova.
Entrambe potrebbero infatti servire in caso di malintesi con il proprietario di casa o semplicemente qualora vi fosse una verifica a sorpresa da parte dell’Agenzia delle Entrate. È essenziale sempre averle e conservarle per evitare disguidi di ogni genere. Queste servono a rendere tracciabili le spese di affitto e, in casi particolari, anche per poterne ricavare qualcosa dal Modello 730, in atto di presentazione di tutti i documenti.
Quei documenti necessari
Finchè si parla di ricevute del pagamento dell’affitto, sappiamo tutti di cosa si tratta. Ma le spese condominiali? Si tratta di tutte quelle spese, ordinarie o straordinarie, che devono essere affrontate per la manutenzione dello stabile dove l’appartamento affittato si trova.

Tali spese vengono ripartite tra tutti i condomini in base ai millesimi della proprietà salvo l’adozione di criteri diversi decisi dall’assemblea condominiale.
La domanda sorge spontanea: ma per quanto tempo queste ricevute andrebbero conservate, per i motivi sopra spiegati? I documenti inerenti alle spese ordinarie si dovrebbero conservare per almeno 5 anni mentre quelli riguardanti le spese straordinarie, per almeno 10 anni. Tutti questi documenti vanno conservati per una serie di motivazioni, che non sono solo per disguidi o atti di vario genere, ma anche per, ad esempio, dispute condominiali, una probabile vendita della casa in affitto…
Per questo, conservale e custodiscile gelosamente.