
Addio all’app nativa WhatsApp per Windows: le ragioni della scelta- Economiafinanzaonline.it
Meta annuncia una svolta significativa nel modo in cui gli utenti Windows accederanno a WhatsApp su desktop.
Dopo anni di disponibilità dell’applicazione nativa per sistemi operativi Windows, l’azienda ha deciso di dismettere questa versione per concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo e il miglioramento di una nuova web app. Una decisione che ha suscitato dubbi e preoccupazioni tra milioni di utilizzatori, soprattutto in virtù dell’elevato numero di download registrati ancora oggi sul Microsoft Store.
La scelta di Meta rappresenta un cambio di rotta radicale per la piattaforma di messaggistica, con l’obiettivo dichiarato di ridurre i costi di sviluppo e manutenzione. L’azienda adotterà un web wrapper, una soluzione tecnologica che consente di eseguire contenuti web all’interno di un contenitore simile a un’applicazione tradizionale, ma con un’unica base di codice condivisa. Questa strategia, già impiegata da molte società di software, permette di semplificare gli aggiornamenti e accelerare il rilascio di nuove funzionalità.
Il sistema si baserà sulla tecnologia Edge WebView2 di Microsoft, che agevola l’integrazione della web app con l’ambiente Windows, mantenendo però un’impronta più leggera e meno dispendiosa rispetto a un’app nativa completa. Questa transizione, secondo Meta, dovrebbe garantire una maggiore efficienza nella gestione del software, con un risparmio considerevole in termini di risorse umane e infrastrutturali.
Reazioni degli utenti e nuove funzionalità in arrivo
Nonostante i vantaggi per gli sviluppatori, la decisione ha generato un certo malcontento tra gli utenti affezionati all’app nativa WhatsApp per Windows. Molti temono che la qualità dell’esperienza d’uso possa risentirne, soprattutto per chi utilizza computer con risorse limitate o preferisce un’interfaccia più reattiva e stabile.
Per attenuare queste preoccupazioni, Meta ha annunciato l’imminente introduzione di nuove funzionalità nella web app, tra cui i Canali, l’accesso alle Community e un controllo più dettagliato dello Stato. Queste novità mirano a rendere l’esperienza desktop quanto più possibile simile a quella mobile, cercando di colmare il divario tra le due piattaforme.

Un aspetto critico emerso da recenti test condotti da esperti riguarda l’impatto sulle prestazioni del sistema. La nuova web app di WhatsApp sembra infatti richiedere un uso significativamente maggiore di risorse rispetto all’app nativa, con un aumento stimato del 30% nell’utilizzo della memoria RAM. Questo incremento non è trascurabile e rischia di penalizzare soprattutto gli utenti con computer meno potenti o chi tende a utilizzare più applicazioni contemporaneamente.
L’esborso aggiuntivo di risorse potrebbe tradursi in rallentamenti e perdita di fluidità nell’utilizzo quotidiano, elementi che potrebbero influenzare negativamente la soddisfazione degli utenti più esigenti o con esigenze professionali. Rimane aperto il dibattito su come Meta intenderà affrontare queste criticità nei prossimi aggiornamenti.
Futuro incerto anche per Mac e iPad
Al momento non è ancora chiaro se la medesima sorte toccherà anche all’applicazione WhatsApp per sistemi macOS, ma le indicazioni più recenti suggeriscono che Meta stia considerando una strategia analoga per i computer Apple, sia desktop che portatili. L’unica eccezione sembra essere rappresentata dall’iPad, per il quale Meta ha intrapreso un percorso diverso, avviando solo di recente – dopo sedici anni di attesa – la sperimentazione di una app nativa dedicata.
Questa diversificazione di approcci riflette probabilmente una volontà di adattarsi alle specificità di ogni piattaforma, pur mantenendo l’obiettivo di ottimizzare gli investimenti e semplificare la gestione software nel lungo periodo. Resta quindi da vedere come evolverà la situazione nei prossimi mesi e quale sarà la risposta della community di utenti WhatsApp sul desktop.